LE CANZONI DAL TITOLO FAMOSO

 

Da un'idea di Slim nasce l'idea di comporre una serie di canzoni nuove, con testi scritti dai forumisti che vogliono aderire all'iniziativa e musica scritta da lui stesso.
Ma andrebbe bene anche se qualcun altro volesse fare il contrario, perché un testo lo vorrebbe scrivere pure lui.
 
Le canzoni, senza avere niente a che fare con le originali (sia nel testo che nella musica) potrebbero chiamarsi, per esempio: "Pazza Idea", oppure "Maledetta Primavera", o ancora "La Fisarmonica", "Cuore Matto", "Una lacrima sul viso" e via dicendo.
 
Senza ispirarsi neanche lontanamente all'originale.
 
Aderiscono Arlecchino, Guga, Paolo e Sam in qualità di parolieri.
Non si trovano altri che sappiano musicare e suonare.
 
Paolo assegna a Slim il compito di riscrivere "ARRIVEDERCI ROMA" (cui è stata dedicata una sezione a parte del sito).
 
Slim assegna a Guga "CUANDO CALIENTA EL SOL", a Paolo "FATTI MANDARE DALLA MAMMA A PRENDERE IL LATTE", ad Arlecchino "SONO UNA DONNA, NON SONO UNA SANTA" e a Sam "VOLA COLOMBA".
 
Ecco i risultati.
 
Tutte le canzoni sono state musicate, arrangiate e cantate da Slim
 
CUANDO CALIENTA EL SOL
 
Testo di Guga - Musica di Slim

Avevo una ragazza
venuta dalla Spagna
dicevo "Che muchacha!
Cuccarla è una cuccagna!"
Ma lei mi respingeva
dicendomi "Senor
cuando calienta el sol.
io le darò mi flor:

Cuando calienta el sol
o pronto o tarde
allora potrò darti
el flor de mi amor..."
Però esto sole no
no, no calienta ohibò!
Sole maldido ohibò
no, no calienta no...


Io le giuravo "Amore
tu sei la mia fortuna
regalami il tuo cuore
io ti darò la luna...!
Ma lei mi rimandava
dicendomi "Senor
cuando calienta el sol
io le darò mi flor:

Cuando calienta el sol
o pronto o tarde
allora potrò darti
el flor de mi amor...!"
Però esto sole no
no, no calienta ohibò!
Sole maldido ohibò
no, no calienta no...


Ormai da cinque mesi
viviamo in esto nord
dove, hijo de puta!,
no, no calienta el sol
e lei continua a dire
"Amore mio senor
io ti amerò soltanto
cuando calienta el sol:

cuando calienta el sol
o pronto o tarde
io te darò el mi flor
con todo el mio calor!"
Però in esto nord
cuando calienta el sol?
Yo tengo una pregunta
“Cuando calienta el sol?…”

Però in esto nord
no, no calienta el sol!
Yo tengo una pregunta
“Cuando calienta el sol?…”
 
 
FATTI MANDARE DALLA MAMMA A PRENDERE IL LATTE

Testo di Paolo - Musica di Slim


Piero era celibe, ormai sui cinquanta, disoccupato da otto mesi
E da un computer un po’ malandato chattava chattava chattava chattava con Vertigo31.

Madre ottantenne, a Villapizzone, un seminterrato, al mese: mezza pensione,
usciva solo per andare alla coop ed all’ufficio di collocamento.

Vertigo un giorno propone di brutto: “Dai, c’incontriamo al Parco Lambro!
Trova una scusa, fatti mandare dalla tua vecchia a prendere il latte”.
Piero è perplesso, ma poi accetta, si mette il tanga e poi si profuma,
si veste a festa davanti allo specchio e si dice: “Via, non sono poi tanto male”.

Giunto nel parco col batticuore, si chiede chi sia Vertigo31.
Guarda un pompiere che sembra DiCaprio, ma non è lui. Si era sbagliato.
Ecco una bruna sui tredici anni, con calze a rete e occhi bistrati
“Oh, finalmente ci si conosce!” e lo trascina dietro una siepe.

Per farla corta viene deflorato ed a tenerlo erano in quattro.
Questa Vertigo più altre sbarbine, tutte compagne di terza media.
E Piero ha paura, non sa che fare. Cosa racconta al commissariato?
Se si presenta col fallo di gomma, chi mai gli crede e poi che figura!

Così ritorna nel seminterrato dove l’attende ansiosa la madre.
“Ma quanto tempo che ti ci è voluto per comperare un litro di latte!
Un’altra volta ci vado sola e adesso a tavola che è ora di cena.
Passami il sale e gira sul terzo canale. C'è uno speciale del telegiornale
con un servizio sensazionale .. sulla violenza a ‘ste povere donne”
 
 
SONO UNA DONNA, NON SONO UNA SANTA
 
Testo di Arlecchino - Musica di Slim

"Se fosse stato solo
per tutto quello che...
ora dicono di te
ora sarei con le mie amiche,
non più seduta qui
a fare sogni
davanti al mare delle spighe."

"Non son le tue parole
e non è quello che...
che muovon dentro me
che porta via il pensiero,
Io l'ho capita, sai..."
- e una folata
disegna il mare con le righe.

"Ho visto l'uomo
che sta dietro le parole...
Sai, quel luccichio...
e non m'importa
se sarà soltanto un brivido,
se sarà soltanto un livido
o solo un segno vivido
che rimane sulla pelle..."

"Io voglio l'uomo
ch'è nascosto dietro il sole...
Sai, quel mormorio...
ma non m'importa se
se qualcuno ha da ridire,
s'è un po' dura da capire
o se mi sentirò come morire
per il sale sulla pelle..."

"Se fosse stato solo
per tutto quello che...
 - e una folata -
che ora dicono di te
ora sarei con le mie amiche,
fra le risate
e divertite
discuteremmo d'erbe e rughe."
 
- e una folata -

Maddalena!
Vieni Maddalena! E' ora di cena!
 
VOLA COLOMBA
Testo di Sam - Musica di Slim

Ho sognato: ero un bambino. Cercavo lì nella foresta
la via per tornare a casa prima che facesse buio,
fuori dove mille gigli riposavano nei campi
e i pini erano alti e maestosi
come cattedrali.

Sentivo il vento germogliare là tra gli alberi,
cominciai a correre lungo quella strada accidentata
con il cuore colmo di paura
e lo smarrimento che ti coglie.

Sbucai fuori dai cespugli e di fronte a me
solida e lucente, la casa di mio padre sulla collina.
Gli alberi coi loro rovi mi graffiavano le gambe
ma io continuai a correre fino a cadere lì fra le sue braccia.

Mi svegliai all'improvviso e pensai
che i contrasti che ci avevano separati
non avrebbero più minacciato i nostri cuori uniti di destini
e mi incamminai verso quella casa.
Fuori dalla strada, le finestre illuminate.
Mi fermai sopra i gradini.
Una donna arrivò sulla soglia della porta chiusa con la catena.
Raccontai la mia storia, dissi per chi ero lì.
"Mi dispiace - mi rispose -
"ma nessuno con quel nome abita più qui".

La casa di mio padre è sempre lì solida e splendente
come un faro che mi chiama nella notte
un richiamo insistente, una luce solitaria
che taglia questa buia autostrada
dove non c'è mai perdono per i nostri cuori.

Ci unisce una colomba mentre vola via
lasciandoci alla nostra vita mai vissuta
 
Nell'ordine:
 
 
FATTI MANDARE DALLA MAMMA A PRENDERE IL LATTE
SONO UNA DONNA, NON SONO UNA SANTA
VOLA COLOMBA